Teorema – Don't Starve
È uscito TEOREMA #16. Questo mese, ho scritto Don't Starve – Retorica dell'impotenza, furia dell'hardcore. Ecco l’incipit.
«Nel 1992, un sample rap circolava nel pool genetico della musica hardcore: «Can’t beat the system / Go with the flow» (Non puoi battere il sistema / Segui il flusso). Per un verso, era una semplice vanteria riguardante la potenza del sound system. Ma, forse, in esso possiamo ritrovare, sommersa e perdurante, anche una risonanza politica: nella degradazione socioeconomica dell’Inghilterra (ormai al secondo decennio di governo conservatore), in cui le alternative sembravano impossibili, gli orizzonti si facevano sempre più ristretti e non esisteva alcuno sbocco costruttivo per la rabbia o per l’idealismo. Cosa rimaneva da fare, allora, se non scivolare nell’inconsapevolezza, seguire il flusso, scomparire? Nella loro ricerca di una velocità di fuga, i giovani hardcore finirono in una trappola: una zona morta in cui la corsa senza alcuna direzione muta in una sorta di stasi ipercinetica, sospesa tra lo spasmo e l’entropia.»
Simon Reynolds, Energy Flash
Una delle più sublimi correnti dell’oceano videoludico attuale è quella che ha portato il genere cosiddetto “survival” (sopravvivenza) dalla nicchia per appassionati in cui è nato alla straordinaria popolarità odierna – specialmente presso i più giovani.