30
Ago
2017

Teorema – Don't Starve

È usci­to TEOREMA #16. Que­sto mese, ho scrit­to Don't Star­ve – Reto­ri­ca dell'impotenza, furia dell'hardcore. Ecco l’incipit.


«Nel 1992, un sam­ple rap cir­co­la­va nel pool gene­ti­co del­la musi­ca har­d­co­re: «Can’t beat the system / Go with the flow» (Non puoi bat­te­re il siste­ma / Segui il flus­so). Per un ver­so, era una sem­pli­ce van­te­ria riguar­dan­te la poten­za del sound system. Ma, for­se, in esso pos­sia­mo ritro­va­re, som­mer­sa e per­du­ran­te, anche una riso­nan­za poli­ti­ca: nel­la degra­da­zio­ne socioe­co­no­mi­ca dell’Inghilterra (ormai al secon­do decen­nio di gover­no con­ser­va­to­re), in cui le alter­na­ti­ve sem­bra­va­no impos­si­bi­li, gli oriz­zon­ti si face­va­no sem­pre più ristret­ti e non esi­ste­va alcu­no sboc­co costrut­ti­vo per la rab­bia o per l’idealismo. Cosa rima­ne­va da fare, allo­ra, se non sci­vo­la­re nell’inconsapevolezza, segui­re il flus­so, scom­pa­ri­re? Nel­la loro ricer­ca di una velo­ci­tà di fuga, i gio­va­ni har­d­co­re fini­ro­no in una trap­po­la: una zona mor­ta in cui la cor­sa sen­za alcu­na dire­zio­ne muta in una sor­ta di sta­si iper­ci­ne­ti­ca, sospe­sa tra lo spa­smo e l’entropia.»

Simon Rey­nolds, Ener­gy Flash

Una del­le più subli­mi cor­ren­ti dell’oceano video­lu­di­co attua­le è quel­la che ha por­ta­to il gene­re cosid­det­to “sur­vi­val” (soprav­vi­ven­za) dal­la nic­chia per appas­sio­na­ti in cui è nato alla straor­di­na­ria popo­la­ri­tà odier­na – spe­cial­men­te pres­so i più giovani.


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