19
Gen
2019

Teorema – Crunch

È usci­to TEOREMA #24. Que­sto mese, ho scrit­to Crunch – La situa­zio­ne del­la clas­se subal­ter­na nell'industria dei video­ga­me. Ecco un estratto.


Duran­te il Dust Bowl, la ter­ri­bi­le serie di tem­pe­ste di sab­bia che scon­vol­se­ro gli Sta­ti Uni­ti cen­tra­li a par­ti­re dal 1931, i con­ta­di­ni si tro­va­ro­no stret­ti tra le for­ze osti­li del­la natu­ra e un fla­gel­lo ancor più fero­ce: i ban­chie­ri. Inca­pa­ci di ripa­ga­re i mutui con­trat­ti con le ban­che a cau­sa del­la care­stia, dovet­te­ro subi­re l’ulteriore umi­lia­zio­ne di veder espro­pria­ti e mes­si all’asta i loro ter­re­ni. Nel 1932, si con­ta­va­no mil­le aste di que­sto tipo alla set­ti­ma­na. Entro bre­ve, per la pri­ma vol­ta in Iowa, i con­ta­di­ni si coa­liz­za­ro­no in pro­te­sta e crea­ro­no la tat­ti­ca del­le pen­ny auc­tion (aste da un pen­ny). Ovve­ro, pre­se­ro l’abitudine di pre­sen­tar­si in mas­sa alle aste, appen­de­re un nodo scor­so­io all’entrata del caseg­gia­to, e fis­sa­re mol­to inten­sa­men­te negli occhi chi avreb­be volu­to “inve­sti­re” con l’ acqui­si­zio­ne del ter­re­no di un loro col­le­ga, su cui ave­va river­sa­to san­gue, sudo­re e lacri­me. L’idea ebbe un cer­to suc­ces­so. Di nor­ma, le pen­ny auc­tion si con­clu­de­va­no con la ven­di­ta del ter­re­no a un cen­te­si­mo: la pro­prie­tà pas­sa­va nel­le mani di un con­ta­di­no asso­cia­to alla pro­te­sta per poi esse­re istan­ta­nea­men­te resti­tui­to al legit­ti­mo proprietario.

Nell’udire il cla­mo­re disfat­ti­sti­co nel mon­do dei video­ga­me intor­no alle ter­ri­bi­li con­di­zio­ni di lavo­ro che lo carat­te­riz­za­no, e la sover­chian­te poten­za pre­da­to­ria dei board azien­da­li, la men­te tor­na agli zap­pa­ter­ra dell’Iowa ed a quan­ti risul­ta­ti posi­ti­vi sia­no sta­ti otte­nu­ti gra­zie ad una cor­da robu­sta e un mini­mo di uni­tà tra i disperati.


(con­ti­nua qui…)