13
Lug
2016

Teorema — World of Warcraft

newsbel.by-5.08.2015-nTtQsbmHwVSwm3VJghWRhjGPBP1wl6VJ

Io, Bepi Vigna, Eli­sa­bet­ta Ran­dac­cio e Anto­nel­lo Zan­da abbia­mo crea­to una rivi­sta di cine­ma. Que­sto è il mio pri­mo arti­co­lo, World of War­craft – Quat­tro seco­li di gami­fi­ca­tion del rea­le. Ecco un estratto:


Il vostro raid con­ta qua­ran­ta semi­na­to­ri di mor­te con bici­pi­ti fuman­ti e la pel­le pia­stra­ta di pla­ti­no. Mon­ta­te su gri­fo­ni asse­ta­ti di san­gue e pan­te­re che latra­no al nemi­co, strin­ge­te tra le mani spa­do­ni in fiam­me e asce bipen­ni fosfo­re­scen­ti, dagli occhi vi erut­ta in fila­men­ti vio­la la quin­tes­sen­za del­la mor­te. Men­tre vi accin­ge­te a sfon­da­re le por­te di Orgrim­mar e far stra­ge degli odia­ti pel­le­ver­de, fer­ma­te­vi un istan­te. Guar­da­te il cie­lo. Max Weber vi rivol­ge un ami­che­vo­le cen­no con la testa. Ben­ve­nu­ti su World of War­craft.

Come nota­to da mol­ti, l’odierna cul­tu­ra ame­ri­ca­na indi­vi­dua­li­sta, con­su­mi­sta e for­sen­na­ta­men­te “nuo­vi­sta” non è altro che una sot­ti­lis­si­ma pati­na sot­to alla qua­le con­ti­nua a gira­re un moto­re fab­bri­ca­to dai puri­ta­ni mol­ti seco­li addie­tro. Se iso­lia­mo alcu­ni aspet­ti del­la loro dot­tri­na – una del­le varie decli­na­zio­ni del cre­do cal­vi­ni­sta –, la loro con­tem­po­ra­nei­tà ci appa­ri­rà in tut­ta la sua evi­den­za. Ci foca­liz­ze­re­mo su uno solo di que­sti aspetti.


(Con­ti­nua qui)