12
Mag
2015

Cose Preziose #3 — Torino, Processi, Agenti letterari & Troni di spade

La rubri­ca gemel­la di Cose Pre­zio­se è Schrei­ber Post.

Ecco una sven­ta­glia­ta di aggior­na­men­ti sul­le case edi­tri­ci Rot­fu­chs e Kar­ta Edizioni.

- Par­lia­mo di Kar­ta Edi­zio­ni: è usci­to Il Pro­ces­so Bar­tel­lo­ni di Jar­ro (AKA Giu­lio Pic­ci­ni), sequel de L'Assassinio nel Vico­lo del­la Luna e secon­da par­te su quat­tro del ciclo del Com­mis­sa­rio Lucer­to­lo. È un pre-noir del 1883 e trat­ta di sbir­ri duri, fem­me fata­le e balor­di varie­ga­ti nel­la Firen­ze gran­du­ca­le. Non so te, ma la mia hype per que­sta serie è alle stel­le. Ecco la sinossi:

Nel palaz­zo del Bar­gel­lo si tie­ne il pro­ces­so a Nel­lo Bar­tel­lo­ni, impu­ta­to per l’omicidio del pit­to­re Rober­to Gan­di. Toc­che­rà anco­ra una vol­ta al ‘bir­ro’ Dome­ni­co Argan­ti far luce su di un caso che sem­bra coin­vol­ge­re diret­ta­men­te lo stes­so cor­po di poli­zia. Un libro nel qua­le ritro­ve­re­mo lo sfon­do deca­den­te del­la Firen­ze capi­ta­le del Gran­du­ca­to di Tosca­na e l’ambigua e affa­sci­nan­te uma­ni­tà del com­mis­sa­rio Lucertolo.

- Ladri di Cada­ve­ri, ter­zo roman­zo del ciclo, è attual­men­te in fase di editing.

- A par­ti­re da dopo­do­ma­ni (14 mag­gio), ci uni­re­mo anche noi al deli­rio del­la Mostra del Libro di Tori­no. Non abbia­mo uno stand, per­ché il nostro inte­res­se prin­ci­pa­le è lo spa­zio IBF, in cui potre­mo com­pra­re i dirit­ti dei capo­la­vo­ri che entre­ran­no a far par­te del cata­lo­go del­la nasci­tu­ra casa edi­tri­ce Rot­fu­chs. Se sie­te a Tori­no dal 14 al 18, ci vedia­mo nell'orgia let­te­ra­ria più depra­va­ta d'Italia.
Come di con­sue­to, voglio dedi­ca­re qual­che paro­la al nostro approc­cio all’editoria, inte­so come un consiglio/proposta anche alle altre case edi­tri­ci indie. Col­go lo spun­to di una discus­sio­ne avve­nu­ta nei gior­ni scor­si tra alcu­ni pro­fes­sio­ni­sti dell'editoria per spie­ga­re come sce­glie­re­mo i roman­zi da pub­bli­ca­re. Il tema di quest'oggi è la figu­ra dell'agente let­te­ra­rio. Come è logi­co fare, argo­men­te­rò la nostra posi­zio­ne tra­mi­te i mot­ti del­le casa­te nobi­lia­ri di Game of Thro­nes. PERCHÈ SI.
Allo­ra, la cri­si eco­no­mi­ca e la rivo­lu­zio­ne tec­no­lo­gi­ca han­no deva­sta­to l’editoria ita­lia­na. Le radi­ci sono pro­fon­de (Casa Oakheart), ma que­sti ulti­mi due pro­ble­mi han­no infer­to una feri­ta leta­le al set­to­re. I dati di ven­di­ta glo­ba­li fan­no pian­ge­re san­gue a chiun­que li osser­vi e peg­gio­ra­no di anno in anno. L’Inverno sta arri­van­do (Casa Stark) e le case edi­tri­ci stan­no mutan­do le loro pras­si per ade­guar­si al nuo­vo ambien­te ed estrar­re fer­ro dal ghiac­cio (Casa For­re­ster). La cri­si gene­ra­le ha avu­to alcu­ni effet­ti col­la­te­ra­li: tra que­sti, l’evaporazione del­la fascia media degli scrit­to­ri pro­fes­sio­ni­sti e un incre­men­to spro­po­si­ta­to del nume­ro degli scrit­to­ri esordienti/dilettanti, col­mi di orgo­glio e moti­va­zio­ne (Casa Buc­k­well), deter­mi­na­ti ad entra­re nel set­to­re a qua­lun­que costo. Que­sti “nuo­vi bar­ba­ri”, per noi edi­to­ri, sono inco­gni­te. Non sap­pia­mo se avran­no la pro­fes­sio­na­li­tà per man­te­ne­re stan­dard di qua­li­tà dopo il pri­mo libro, non pos­sia­mo deter­mi­na­re se val­ga la pena inve­sti­re su di loro. Seb­be­ne tut­ti gli uomi­ni li disprez­zi­no (Casa Codd), loro con­ti­nua­no a pro­dur­re una valan­ga di mate­ria­le, par­te del qua­le fini­sce negli infa­mi arti­gli degli edi­to­ri a paga­men­to — i qua­li, per inci­so, secon­do me sono da spaz­za­re via nel fuo­co e nel san­gue (Casa Tar­ga­ryen). Eppu­re, in quell’orda si nascon­do­no i geni e i talen­ti del­la con­tem­po­ra­nei­tà. Chiun­que abbia fat­to l’editor o abbia let­to qual­co­sa a riguar­do, sa che qual­sia­si casa edi­tri­ce ha una pila di mano­scrit­ti invia­ti dal pue­blo alta quan­to un fal­co che vola alto, vola lon­ta­no (Casa Toy­ne). Il 95% del­la sud­det­ta pila è com­po­sta da testi che non rien­tra­no nel­la sua linea edi­to­ria­le e/o non han­no le carat­te­ri­sti­che pro­fes­sio­na­li mini­me per esse­re pub­bli­ca­ti. Le agen­zie let­te­ra­rie sono cru­cia­li per gli edi­to­ri, per­ché illu­mi­na­no la via (Casa Highto­wer), pre­sen­tan­do una ristret­ta pre-sele­zio­ne di testi vali­di sia sul pia­no pro­fes­sio­na­le che su quel­lo del­la linea editoriale.
C’è un secon­do moti­vo, spes­so sot­to­va­lu­ta­to, per cui la for­za e la sag­gez­za (Casa Moo­ton) degli agen­ti è uti­le. Uno scrit­to­re è la per­so­na meno indi­ca­ta per pro­por­re un mano­scrit­to: il suo entu­sia­smo per la pro­pria ope­ra lo spin­ge ad accet­ta­re qual­sia­si con­di­zio­ne, pur­ché sia pub­bli­ca­ta. Noi edi­to­ri, per for­za di cose, sia­mo dei bastar­di e guar­dia­mo al van­tag­gio imme­dia­to piut­to­sto che al lun­go ter­mi­ne. Noi non semi­nia­mo (Casa Grey­joy). Sia­mo natu­ral­men­te por­ta­ti ad offri­re con­di­zio­ni cape­stro agli auto­ri, se non altro per un bana­le moti­vo: spes­so non c’è alcu­na resi­sten­za. «Ti do l’1% del prez­zo di coper­ti­na» dicia­mo noi «e mi piglio tut­ti i dirit­ti secon­da­ri e stra­nie­ri e mi devi fare un mas­sag­gio ai pie­di ogni dome­ni­ca». Lo scrit­to­re inter­pre­ta que­sta fra­se come: «Final­men­te la mera­vi­glio­sa ope­ra del tuo inge­gno rag­giun­ge­rà milio­ni di let­to­ri e reste­rai per sem­pre nel­la sto­ria del­la let­te­ra­tu­ra e sarai coper­to di glo­rie e ori». Solo quan­do arri­va il pri­mo reso­con­to del­le ven­di­te («Tie­ni 5€, com­pra­ti il gela­to»), lo scrit­to­re tor­na alla real­tà e la furia è sua (Casa Bara­theon). È neces­sa­rio un per­so­nag­gio ter­zo, un guer­rie­ro le cui lame sia­no affi­la­te (Casa Bol­ton), che pos­sa affron­ta­re le clau­so­le con­trat­tua­li sen­za inter­fe­ren­ze emo­ti­ve, che sia equo nel­la sua fero­cia (Casa Hor­n­wood). È neces­sa­rio un Figlio di Put­ta­na che fac­cia gli inte­res­si dell’autore, che non si pie­ghi, non si chi­ni, non si spez­zi (Casa Mar­tell) e, al con­tra­rio, spez­zi i pol­li­ci a chiun­que ten­ti di fregarlo.
Per que­sti moti­vi, la Rot­fu­chs ha scel­to di accet­ta­re sol­tan­to i mano­scrit­ti che pro­ven­go­no dal­le agen­zie let­te­ra­rie. Se sei uno scrit­to­re, la scel­ta è tua (Casa Lon­mouth), ma, per il tuo benes­se­re, ti con­si­glio di cer­ca­re la luce nel­le tene­bre (Casa Wax­ley) di un agen­zia let­te­ra­ria al più pre­sto. Sol­tan­to allo­ra potrai esse­re sicu­ro di tro­var­ti in una posi­zio­ne supe­rio­re agli altri (Casa Mal­li­ster), con­scio che c’è un agen­te che pos­sa esse­re il tuo Sole d’Inverno (Casa Kar­stark) in que­sta fase cri­ti­ca dell’editoria e pos­sa com­bat­te­re nei tuoi inte­res­si sen­za requie (Casa Ambro­se), sem­pre all’erta (Casa Flint) e che pre­fe­ri­sca la mor­te all’umiliazione (Casa Bul­wer), cosic­ché anche tu pos­sa ambi­re ad un assag­gio di glo­ria (Casa Fos­so­way). Que­sto è ciò che pen­sia­mo, e repu­tia­mo che, se tut­te le case edi­tri­ci indie seguis­se­ro la stes­sa diret­ti­va, l’editoria in gene­ra­le non potreb­be che gio­var­ne e cre­sce­re for­te (Casa Tyrell). Che sia scrit­to (Casa Jor­day­ne) a futu­ra memoria.