22
Giu
2015

heisenb3rg — A World Without Us

A WORLD WITHOUT US è il mio secon­do album Dark Ambient. È una medi­ta­zio­ne sul­la natu­ra in segui­to all'estinzione dell'umanità, sti­mo­la­ta da The Con­spi­ra­cy Again­st The Human Race di Tho­mas Ligot­ti e la tri­lo­gia Hor­ror of Phi­lo­so­phy di Euge­ne Thac­ker. È prin­ci­pal­men­te rea­liz­za­to con Ani­moog. Non so se defi­nir­la "musi­ca" in sen­so stret­to: l'obiettivo è crea­re pae­sag­gi udi­ti­vi. È enfa­ti­ca­men­te con­si­glia­to l'ascolto con cuf­fie di tut­to rispet­to, in una sala buia, ad occhi chiu­si. Puoi sca­ri­ca­re una ver­sio­ne ad alta riso­lu­zio­ne del­la coper­ti­na a que­sto link.

20
Giu
2015

Segnalazione di Domani su The Plutonia Experiment

Anco­ra fot­tu­ti zom­bie, per il nostro ludi­brio. Ecco un estrat­to da The Plu­to­nia Expe­ri­ment:

L’autore deve aver pensato/cercato, come ho fat­to io col mio Zona Z, di svec­chia­re un poco la tema­ti­ca zom­be­sca. Con que­sto roman­zo, che mischia ele­men­ti clas­si­ci, sopran­na­tu­ra­le e cospi­ra­zio­ni vaga­men­te ispi­ra­te a Resi­dent Evil, ci rie­sce in par­te. Di sicu­ro non ci si anno­ia, il che a me è bastato.

Qui la recen­sio­ne completa.

[Aggior­na­men­to 22/06/15] Dato che mol­ti let­to­ri han­no sot­to­li­nea­to l'affinità di Doma­ni con i vari Resi­dent Evil, vor­rei aggiun­ge­re un chia­ri­men­to non richie­sto e non par­ti­co­lar­men­te inte­res­san­te, se non per i feti­ci­sti del­la mia nar­ra­ti­va (come me, ad esem­pio). Seb­be­ne, a pen­sar­ci in retro­spet­ti­va, il lega­me tra i due tito­li sem­bri rea­le, non lo è. Ho con­clu­so il mio pri­mo Resi­dent Evil (The Dark­si­de Chro­ni­cles per Wii) un anno dopo aver con­se­gna­to il roman­zo. Gli aspet­ti resi­den­te­vi­leg­gian­ti (e così la lin­gua ita­lia­na subì un'ennesima vio­len­za) del mio roman­zo, in real­tà, han­no ori­gi­ne nel sag­gio Le car­ce­ri segre­te del­la CIA in Euro­pa di Giu­liet­to Chie­sa e nell'amena pra­ti­ca dei ser­vi­zi segre­ti sta­tu­ni­ten­si di subap­pal­ta­re varie atti­vi­tà ad azien­de pri­va­te e/o for­ze di sicu­rez­za locali.
«Le ser­ve una fat­tu­ra per que­sti 47 torturati?»
Ben­ve­nu­ti nell'Occidente.
12
Mag
2015

Cose Preziose #3 — Torino, Processi, Agenti letterari & Troni di spade

La rubri­ca gemel­la di Cose Pre­zio­se è Schrei­ber Post.

Ecco una sven­ta­glia­ta di aggior­na­men­ti sul­le case edi­tri­ci Rot­fu­chs e Kar­ta Edizioni.

- Par­lia­mo di Kar­ta Edi­zio­ni: è usci­to Il Pro­ces­so Bar­tel­lo­ni di Jar­ro (AKA Giu­lio Pic­ci­ni), sequel de L'Assassinio nel Vico­lo del­la Luna e secon­da par­te su quat­tro del ciclo del Com­mis­sa­rio Lucer­to­lo. È un pre-noir del 1883 e trat­ta di sbir­ri duri, fem­me fata­le e balor­di varie­ga­ti nel­la Firen­ze gran­du­ca­le. Non so te, ma la mia hype per que­sta serie è alle stel­le. Ecco la sinossi:

Nel palaz­zo del Bar­gel­lo si tie­ne il pro­ces­so a Nel­lo Bar­tel­lo­ni, impu­ta­to per l’omicidio del pit­to­re Rober­to Gan­di. Toc­che­rà anco­ra una vol­ta al ‘bir­ro’ Dome­ni­co Argan­ti far luce su di un caso che sem­bra coin­vol­ge­re diret­ta­men­te lo stes­so cor­po di poli­zia. Un libro nel qua­le ritro­ve­re­mo lo sfon­do deca­den­te del­la Firen­ze capi­ta­le del Gran­du­ca­to di Tosca­na e l’ambigua e affa­sci­nan­te uma­ni­tà del com­mis­sa­rio Lucertolo.

- Ladri di Cada­ve­ri, ter­zo roman­zo del ciclo, è attual­men­te in fase di editing.

- A par­ti­re da dopo­do­ma­ni (14 mag­gio), ci uni­re­mo anche noi al deli­rio del­la Mostra del Libro di Tori­no. Non abbia­mo uno stand, per­ché il nostro inte­res­se prin­ci­pa­le è lo spa­zio IBF, in cui potre­mo com­pra­re i dirit­ti dei capo­la­vo­ri che entre­ran­no a far par­te del cata­lo­go del­la nasci­tu­ra casa edi­tri­ce Rot­fu­chs. Se sie­te a Tori­no dal 14 al 18, ci vedia­mo nell'orgia let­te­ra­ria più depra­va­ta d'Italia.
Come di con­sue­to, voglio dedi­ca­re qual­che paro­la al nostro approc­cio all’editoria, inte­so come un consiglio/proposta anche alle altre case edi­tri­ci indie. Col­go lo spun­to di una discus­sio­ne avve­nu­ta nei gior­ni scor­si tra alcu­ni pro­fes­sio­ni­sti dell'editoria per spie­ga­re come sce­glie­re­mo i roman­zi da pub­bli­ca­re. Il tema di quest'oggi è la figu­ra dell'agente let­te­ra­rio. Come è logi­co fare, argo­men­te­rò la nostra posi­zio­ne tra­mi­te i mot­ti del­le casa­te nobi­lia­ri di Game of Thro­nes. PERCHÈ SI.
Allo­ra, la cri­si eco­no­mi­ca e la rivo­lu­zio­ne tec­no­lo­gi­ca han­no deva­sta­to l’editoria ita­lia­na. Le radi­ci sono pro­fon­de (Casa Oakheart), ma que­sti ulti­mi due pro­ble­mi han­no infer­to una feri­ta leta­le al set­to­re. I dati di ven­di­ta glo­ba­li fan­no pian­ge­re san­gue a chiun­que li osser­vi e peg­gio­ra­no di anno in anno. L’Inverno sta arri­van­do (Casa Stark) e le case edi­tri­ci stan­no mutan­do le loro pras­si per ade­guar­si al nuo­vo ambien­te ed estrar­re fer­ro dal ghiac­cio (Casa For­re­ster). La cri­si gene­ra­le ha avu­to alcu­ni effet­ti col­la­te­ra­li: tra que­sti, l’evaporazione del­la fascia media degli scrit­to­ri pro­fes­sio­ni­sti e un incre­men­to spro­po­si­ta­to del nume­ro degli scrit­to­ri esordienti/dilettanti, col­mi di orgo­glio e moti­va­zio­ne (Casa Buc­k­well), deter­mi­na­ti ad entra­re nel set­to­re a qua­lun­que costo. Que­sti “nuo­vi bar­ba­ri”, per noi edi­to­ri, sono inco­gni­te. Non sap­pia­mo se avran­no la pro­fes­sio­na­li­tà per man­te­ne­re stan­dard di qua­li­tà dopo il pri­mo libro, non pos­sia­mo deter­mi­na­re se val­ga la pena inve­sti­re su di loro. Seb­be­ne tut­ti gli uomi­ni li disprez­zi­no (Casa Codd), loro con­ti­nua­no a pro­dur­re una valan­ga di mate­ria­le, par­te del qua­le fini­sce negli infa­mi arti­gli degli edi­to­ri a paga­men­to — i qua­li, per inci­so, secon­do me sono da spaz­za­re via nel fuo­co e nel san­gue (Casa Tar­ga­ryen). Eppu­re, in quell’orda si nascon­do­no i geni e i talen­ti del­la con­tem­po­ra­nei­tà. Chiun­que abbia fat­to l’editor o abbia let­to qual­co­sa a riguar­do, sa che qual­sia­si casa edi­tri­ce ha una pila di mano­scrit­ti invia­ti dal pue­blo alta quan­to un fal­co che vola alto, vola lon­ta­no (Casa Toy­ne). Il 95% del­la sud­det­ta pila è com­po­sta da testi che non rien­tra­no nel­la sua linea edi­to­ria­le e/o non han­no le carat­te­ri­sti­che pro­fes­sio­na­li mini­me per esse­re pub­bli­ca­ti. Le agen­zie let­te­ra­rie sono cru­cia­li per gli edi­to­ri, per­ché illu­mi­na­no la via (Casa Highto­wer), pre­sen­tan­do una ristret­ta pre-sele­zio­ne di testi vali­di sia sul pia­no pro­fes­sio­na­le che su quel­lo del­la linea editoriale.
C’è un secon­do moti­vo, spes­so sot­to­va­lu­ta­to, per cui la for­za e la sag­gez­za (Casa Moo­ton) degli agen­ti è uti­le. Uno scrit­to­re è la per­so­na meno indi­ca­ta per pro­por­re un mano­scrit­to: il suo entu­sia­smo per la pro­pria ope­ra lo spin­ge ad accet­ta­re qual­sia­si con­di­zio­ne, pur­ché sia pub­bli­ca­ta. Noi edi­to­ri, per for­za di cose, sia­mo dei bastar­di e guar­dia­mo al van­tag­gio imme­dia­to piut­to­sto che al lun­go ter­mi­ne. Noi non semi­nia­mo (Casa Grey­joy). Sia­mo natu­ral­men­te por­ta­ti ad offri­re con­di­zio­ni cape­stro agli auto­ri, se non altro per un bana­le moti­vo: spes­so non c’è alcu­na resi­sten­za. «Ti do l’1% del prez­zo di coper­ti­na» dicia­mo noi «e mi piglio tut­ti i dirit­ti secon­da­ri e stra­nie­ri e mi devi fare un mas­sag­gio ai pie­di ogni dome­ni­ca». Lo scrit­to­re inter­pre­ta que­sta fra­se come: «Final­men­te la mera­vi­glio­sa ope­ra del tuo inge­gno rag­giun­ge­rà milio­ni di let­to­ri e reste­rai per sem­pre nel­la sto­ria del­la let­te­ra­tu­ra e sarai coper­to di glo­rie e ori». Solo quan­do arri­va il pri­mo reso­con­to del­le ven­di­te («Tie­ni 5€, com­pra­ti il gela­to»), lo scrit­to­re tor­na alla real­tà e la furia è sua (Casa Bara­theon). È neces­sa­rio un per­so­nag­gio ter­zo, un guer­rie­ro le cui lame sia­no affi­la­te (Casa Bol­ton), che pos­sa affron­ta­re le clau­so­le con­trat­tua­li sen­za inter­fe­ren­ze emo­ti­ve, che sia equo nel­la sua fero­cia (Casa Hor­n­wood). È neces­sa­rio un Figlio di Put­ta­na che fac­cia gli inte­res­si dell’autore, che non si pie­ghi, non si chi­ni, non si spez­zi (Casa Mar­tell) e, al con­tra­rio, spez­zi i pol­li­ci a chiun­que ten­ti di fregarlo.
Per que­sti moti­vi, la Rot­fu­chs ha scel­to di accet­ta­re sol­tan­to i mano­scrit­ti che pro­ven­go­no dal­le agen­zie let­te­ra­rie. Se sei uno scrit­to­re, la scel­ta è tua (Casa Lon­mouth), ma, per il tuo benes­se­re, ti con­si­glio di cer­ca­re la luce nel­le tene­bre (Casa Wax­ley) di un agen­zia let­te­ra­ria al più pre­sto. Sol­tan­to allo­ra potrai esse­re sicu­ro di tro­var­ti in una posi­zio­ne supe­rio­re agli altri (Casa Mal­li­ster), con­scio che c’è un agen­te che pos­sa esse­re il tuo Sole d’Inverno (Casa Kar­stark) in que­sta fase cri­ti­ca dell’editoria e pos­sa com­bat­te­re nei tuoi inte­res­si sen­za requie (Casa Ambro­se), sem­pre all’erta (Casa Flint) e che pre­fe­ri­sca la mor­te all’umiliazione (Casa Bul­wer), cosic­ché anche tu pos­sa ambi­re ad un assag­gio di glo­ria (Casa Fos­so­way). Que­sto è ciò che pen­sia­mo, e repu­tia­mo che, se tut­te le case edi­tri­ci indie seguis­se­ro la stes­sa diret­ti­va, l’editoria in gene­ra­le non potreb­be che gio­var­ne e cre­sce­re for­te (Casa Tyrell). Che sia scrit­to (Casa Jor­day­ne) a futu­ra memoria.
1
Mag
2015

YouTube Party #8 — Breaking Bad Remix (Seasons 3–5)

È appe­na usci­to il nuo­vo nume­ro di Dia­ri di Cine­club, in cui si pro­se­gue la mia rubri­ca You­Tu­be Par­ty. In que­sto arti­co­lo, si discu­te del­la sto­ria del mar­xi­smo per come essa vie­ne espo­sta nel video­clip Brea­king Bad Remix (Sea­sons 3–5)Puoi sca­ri­ca­re Dia­ri di Cine­club #28 clic­can­do sul tasto sot­to­stan­te. L'articolo è a pagi­na 28.
14
Apr
2015

Cose Preziose #2 — Danza della Pioggia, Processi & Cadaveri

 
La rubri­ca gemel­la di Cose Pre­zio­se è Schrei­ber Post.
Ecco qual­che aggior­na­men­to su quel che è acca­du­to nell'universo Rotfuchs/Karta Edi­zio­ni nel­le ulti­me due set­ti­ma­ne, più qual­che con­si­de­ra­zio­ne generale.
- Il mano­scrit­to de Il Pro­ces­so Bar­tel­lo­ni di Giu­lio Pic­ci­ni (AKA Jar­ro) è sta­to con­se­gna­to al nostro Caro Lea­der, Ales­sio. È attual­men­te in fase di post-pro­du­zio­ne. È il sequel de L'Assassinio nel vico­lo del­la Luna e sarà pub­bli­ca­to al più pre­sto. Avrai mag­gio­ri infor­ma­zio­ni quan­do avverrà.
- Sto edi­tan­do I ladri di cada­ve­ri, ter­za par­te del­la serie, e pen­so di poter con­se­gna­re il mano­scrit­to in un paio di settimane.
- Ales­sio ha con­clu­so il revamp e la ripub­bli­ca­zio­ne di Lisi­stra­ta di Ari­sto­fa­ne. Dagli un'occhiata, se vuoi leg­ge­re una del­le com­me­die più bel­le e poli­ti­ca­men­te scor­ret­te del­la sto­ria dell'umanità.
Ed ora, par­lia­mo dell'argomento di que­sto post: dana­ro, ster­co del demo­nio. Come tut­ti san­no, «zio, è dura far pio­ve­re cash» (op. cit.). Que­sto è spe­cial­men­te vero nell'editoria odier­na ita­lia­na. Guar­dia­mo­ci in fac­cia e dicia­mo­ce­lo: le con­di­zio­ni eco­no­mi­che fan­no schi­fo. Spes­so, le con­di­zio­ni sem­pli­ce­men­te non ci sono, e miglia­ia di pro­fes­sio­ni­sti lavo­ra­no gra­tis a vario tito­lo: auto­ri, edi­tor, tra­dut­to­ri, coper­ti­ni­sti et alia. Cer­ti lo fan­no per­ché se lo pos­so­no per­met­te­re, altri per furo­re ideo­lo­gi­co, altri per pas­sio­ne, altri per­ché pen­sa­no sia in qual­che modo uti­le alla loro car­rie­ra (in caso te lo stes­si chie­den­do, non lo è). Gli auto­ri, di nor­ma, piglia­no l'8% del prez­zo di coper­ti­na e una pac­ca sul­la spal­la: se un roman­zo è sta­to scrit­to in tre mesi, ad esem­pio, e vie­ne ven­du­to a 15€, colui che lo ha scrit­to gua­da­gne­rà 1,2€ meno le tas­se per copia; per met­te­re le mani su 1000€ per ogni mese di lavo­ro, dovrà ven­der­ne sva­ria­te miglia­ia, il che è sem­pre più raro per chi pub­bli­ca per case edi­tri­ci che, a vario tito­lo, pos­sia­mo defi­ni­re indie. Cri­sto, è sem­pre più raro pure per le gros­se, sal­vo un drap­pel­lo di scrit­to­ri celebri.
La doman­da che tut­ti gli esse­ri uma­ni si pon­go­no è: «Ma dove fini­sce il restan­te 92% del prez­zo di coper­ti­na?». Oltre alla quo­ta per gli edi­to­ri, che è ana­lo­ga o poco supe­rio­re a quel­la degli auto­ri, il resto si per­de per stra­da, ovve­ro nel­la distri­bu­zio­ne. Non deve esse­re per for­za così.
Il pia­no che abbia­mo in men­te per la Rot­fu­chs, non appe­na sarà ope­ra­ti­va, par­te da pre­sup­po­sti mol­to sem­pli­ci. Li con­di­vi­do qui, per­ché spe­ro che altre case edi­tri­ci indie ini­zi­no a ope­ra­re secon­do que­sti principi:
1) Stec­ca para, chi­co. L'autore deve met­te­re le mani sul 50% dei pro­fit­ti del libro. Non l'8% del prez­zo di coper­ti­na, non il 12%, non una quo­ta pro­gres­si­va, la qua­le aumen­ta insie­me alle copie ven­du­te. La metà dei pro­fit­ti. La rego­la del­la stec­ca para vale per tut­to ciò che è con­nes­so al libro in que­stio­ne. I pro­fit­ti, natu­ral­men­te, non equi­val­go­no al prez­zo di coper­ti­na. Col siste­ma che abbia­mo mes­so su, pos­so dar­ti una sti­ma gene­ra­le: imma­gi­nia­mo un libro da 250 pagi­ne, ven­du­to a 12€. La pro­du­zio­ne mate­ria­le e la distri­bu­zio­ne costa 4,75€ a copia. 7,35€ riman­go­no all'editore e l'autore, in par­ti ugua­li. Non è una bar­ca di sol­di, ma è più del dop­pio di quel­lo che offre ora il mercato.
2) La distri­bu­zio­ne tra­di­zio­na­le può mori­re nel deser­to con gli scor­pio­ni. Tut­ta­via, voglia­mo pub­bli­ca­re libri di car­ta (oltre a quel­li digi­ta­li) e far­li arri­va­re nel­le mani dei nostri let­to­ri. For­tu­na­ta­men­te, il Glo­rio­so Sole dell'Avvenire di Inter­net ci offre del­le solu­zio­ni per risol­ve­re il pro­ble­ma. Non dico che la distri­bu­zio­ne tra­di­zio­na­le sia gesti­ta da lican­tro­pi asse­ta­ti di sol­di e ani­me, ma, sem­pli­ce­men­te, noi indie non ce la pos­sia­mo più per­met­te­re. Non pos­sia­mo dar­vi il 60% di quel che gua­da­gnia­mo, mi spia­ce. Sfrut­ta­re la rete al posto del­la distri­bu­zio­ne tra­di­zio­na­le, però, taglia fuo­ri le libre­rie indi­pen­den­ti: sic­co­me noi le amia­mo, tro­ve­re­mo il modo per inclu­der­le, ed esclu­de­re il resto. Il suc­co del discor­so è una posi­zio­ne iso­la­zio­ni­sta rispet­to ai mono­po­li: che fac­cia­no quel che voglio­no, nei loro silo (rubo il ter­mi­ne a Ster­ling per chi pro­du­ce, distri­bui­sce e ven­de in-hou­se), noi ne sia­mo fuo­ri e dob­bia­mo vive­re in un diver­so habi­tat, in cui asso­cia­zio­ni dei let­to­ri e net­work infor­ma­li han­no un gran­de ruolo.
C'è un moti­vo per que­ste diret­ti­ve, ma non si trat­ta del­la giu­sti­zia socia­le. Se voglia­mo che le ven­di­te aumen­ti­no e che i let­to­ri cre­sca­no in nume­ro, dob­bia­mo ave­re un eser­ci­to di scrit­to­ri pro­fes­sio­ni­sti. Gen­te che vive di quel che scri­ve, e pro­du­ce 1–2 roman­zi l'anno. Non voglia­mo cen­ti­na­ia di auto­ri che ten­ta­no di rita­glia­re una mezz'ora al gior­no per scri­ve­re, men­tre pas­sa­no il resto del­la gior­na­ta a fre­sa­re o frig­ge­re ham­bur­ger da McDo­nalds o col­ti­va­re l'orto. Sono atti­vi­tà rispet­ta­bi­li, ma sono altri mestie­ri, e noi auspi­chia­mo che fac­cia­no un mestie­re solo, in modo che la loro con­cen­tra­zio­ne e pro­dut­ti­vi­tà sia indi­vi­sa. Voglia­mo che aumen­ti la fascia media di scrit­to­ri, per­ché oggi sta sva­nen­do: non un pugno di scrit­to­ri in ogni nazio­ne che ven­da quat­tro milio­ni di copie, ma mol­tis­si­mi che ven­da­no il tan­to suf­fi­cien­te per viver­ci. Tut­to ciò aumen­ta la "bio­di­ver­si­tà" del­la nostra let­te­ra­tu­ra e più facil­men­te crea nuo­vi let­to­ri, nuo­vi gene­ri, nuo­ve idee. Il pro­ble­ma dei mono­po­li, in ogni cam­po, non è la loro ini­qui­tà o immo­ra­li­tà, ma il fat­to che, spes­so, sfa­scia­no o fan­no sta­gna­re i mer­ca­ti. E noi sia­mo info­fi­li, ci nutria­mo di Mera­vi­glio­se Cose Nuove.
Dopo un perio­do ini­zia­le, di asse­sta­men­to, spe­ria­mo di poter anche intro­dur­re ulte­rio­ri misu­re di rin­for­zo a que­sta poli­ti­ca, come l'essenziale anti­ci­po sui dirit­ti d'autore (alme­no 2–3 cen­ts a paro­la, per una lun­ghez­za media di 60k-80k paro­le a roman­zo) e altre bel­le coset­te. Se lavo­ri nell'editoria e hai idee in pro­po­si­to a quel che ho scrit­to, fam­mi sape­re, sono curio­so di sen­ti­re altre voci in materia.