26
Lug
2012

28 luglio 2012 — Presentazione di Lovecraft Zero

(Pano­ra­ma di R'lyeh, in cui divi­ni­tà anfi­bie dor­mo­no un son­no simi­le alla mor­te)

Il 28 luglio, alle 15:00, nel con­te­sto di Gio­Co­Mix (Capo Horn — Via­le Mona­stir km 3,600 — Caglia­ri) sarà pre­sen­ta­ta uffi­cial­men­te la nuo­va incar­na­zio­ne del­la col­la­na Love­craft Zero da me e da Ales­sio Pia, il respon­sa­bi­le di Edi­zio­ni di Kar­ta non­ché diret­to­re edi­to­ria­le del­la serie. Duran­te la sera­ta, sarà anche pre­sen­ta­ta la col­la­na Scien­ti­fic­tion, sem­pre di EdK

Sarà un even­to tentacolare!

Per mag­gio­ri infor­ma­zio­ni, clic­ca qui.

15
Lug
2012

Lovecraft Zero — Comunicazione di servizio

(gra­fi­ca prov­vi­so­ria di Love­craft Zero #6 — Cit­tà sen­za nome)

Love­craft Zero, la serie di eBook che ho dedi­ca­to al Soli­ta­rio di Pro­vi­den­ce, sarà d'ora in poi edi­ta da Edi­zio­ni di Kar­ta, con cui ho sti­pu­la­to una col­la­bo­ra­zio­ne che con­cer­ne una plu­ra­li­tà di pro­get­ti (di cui sare­te infor­ma­ti al più presto).

Per ora, i cin­que volu­mi del­la serie Love­craft Zero sono sta­ti rimos­si dal­la ven­di­ta su Ama­zon e tor­ne­ran­no ad esse­re dispo­ni­bi­li nel­la loro nuo­va incar­na­zio­ne su tut­ti i prin­ci­pa­li ebook sto­re a par­ti­re dal 1° ago­sto 2012. La serie pro­se­gui­rà a stret­to giro con la pub­bli­ca­zio­ne del sesto volu­me: Cit­tà sen­za nome.

Ad maio­rem Cthu­lhui gloriam.

18
Mag
2012

heisenb3rg — Drug Lords Of Saturn

Secon­do bra­no: Drug Lords of Saturn AKA Nar­co­traf­fi­can­ti di Satur­no. Rea­liz­za­to qua­si inte­gral­men­te con Ani­moog. Il pia­no era que­sto: sma­net­ta­re il sin­te­tiz­za­to­re in modo tale che pro­du­ces­se suo­ni ana­lo­ghi all'aspetto dei vor­ti­ci e degli smot­ta­men­ti gas­so­si sul­la super­fi­cie del sesto pia­ne­ta del siste­ma sola­re, a cui tut­ti voglia­mo bene. Come pure ai nar­co­traf­fi­can­ti extra­ter­re­stri, ovviamente.

Enjoy.
26
Gen
2012

Lovecraft Zero — Vol. 3 — Estraneo

Rie­di­to da Edi­zio­ni di Kar­ta, è usci­to il ter­zo eBook del­la serie Love­craft ZeroEstra­neo.
Scrit­to da H.P. Love­craft e tra­dot­to da Mas­si­mo Spi­ga, è acqui­sta­bi­le e leg­gi­bi­le da chiun­que abbia un let­to­re eBook o un tablet. Cthu­lhu f'taghn!
La col­la­na
Love­craft Zero inten­de ripro­por­re i rac­con­ti bre­vi, le let­te­re e gli altri testi di Howard Phil­lips Love­craft in for­ma­to digi­ta­le ed in ita­lia­no. Soprat­tut­to, la novi­tà di Love­craft Zero è la tra­du­zio­ne: è con­tem­po­ra­nea e dina­mi­ca, pri­va del­la pom­po­si­tà otto­cen­te­sca che carat­te­riz­za lo sti­le del Soli­ta­rio di Pro­vi­den­ce. Lun­gi dall'essere una "vio­la­zio­ne" degli scrit­ti love­craf­tia­ni, que­sta col­la­na è un atto d'amore nei con­fron­ti del genio di que­sto autore.
Visi­ta la home­pa­ge di Love­craft Zero a que­sto link.
Il ter­zo volu­me con­tie­ne il rac­con­to bre­ve Estra­neo, scrit­to nel 1921 e pub­bli­ca­to nel 1926 sul­la rivi­sta Weird Tales.
Sinos­si
Il miste­rio­so pro­ta­go­ni­sta di que­sta sto­ria vive in un castel­lo diroc­ca­to, cin­to da una fore­sta che pare infi­ni­ta, in cui la luce non giun­ge mai. Non ha alcun ricor­do del suo pas­sa­to ed è tor­men­ta­to dal­la soli­tu­di­ne. Quan­do deci­de di fug­gi­re dal­la sua dimo­ra, alla ricer­ca dell’agognata luce del Sole, met­te in moto una serie di even­ti che gli rive­le­ran­no la natu­ra del suo mon­do e del­la sua stes­sa esistenza.

Ante­pri­ma
Ecco l'incipit: 
Infe­li­ce. 
Chi ricor­da l’infanzia e pro­va sol­tan­to pau­ra e tri­stez­za. Chi, guar­dan­do al pas­sa­to, non vede altro che ore soli­ta­rie spe­se in sale lugu­bri, orna­te di pesan­ti ten­dag­gi e file ver­ti­gi­no­se di libri anti­chi. Oppu­re veglie timo­ro­se, tra­scor­se tra boschi cre­pu­sco­la­ri fit­ti di albe­ri grot­te­schi, spro­por­zio­na­ti, stran­go­la­ti dal­le lia­ne. I loro rami ritor­ti ondeg­gia­va­no pia­no, sen­za far rumo­re. Que­sto è il desti­no che gli dei mi han­no con­ces­so. Tor­po­re, delu­sio­ne. Per me che sono ari­do e logo­ro. E’ un para­dos­so, ma que­sti ricor­di san­no anche dar­mi gio­ia. Nei momen­ti in cui la mia men­te si arri­schia a spin­ger­si oltre, mi aggrap­po ad essi con tut­te le mie forze.
Non so dove sono nato. Il castel­lo in cui ha vis­su­to è infi­ni­ta­men­te vec­chio. Tur­pe. Cri­vel­la­to da cor­ri­doi sen­za luce. Coper­to da sof­fit­ti così alti da esse­re invi­si­bi­li, ostrui­ti da ombre e ragna­te­le. Le pare­ti dei cor­ri­doi era­no ammor­ba­te da una umi­di­tà inna­tu­ra­le, e su tut­to domi­na­va un tan­fo mali­gno: muc­chi di cada­ve­ri appar­te­nen­ti a gene­ra­zio­ni mor­te. Non c’era luce. Tal­vol­ta accen­de­vo qual­che can­de­la e la fis­sa­vo a lun­go. Mi dava sol­lie­vo. Non c’era alcun Sole oltre le fine­stre, per­ché albe­ri ter­ri­bi­li sovra­sta­va­no ogni tor­rio­ne acces­si­bi­le. Solo una tor­re nera supe­ra­va le fron­de e si affac­cia­va ad un cie­lo per me igno­to. In par­te diroc­ca­ta, la tor­re ave­va una cima qua­si irrag­giun­gi­bi­le, se non sca­lan­do­ne le nude pare­ti, pie­tra dopo pietra.

29
Nov
2011

Lovecraft Zero — Vol. 2 — Nyarlathotep

Rie­di­to da Edi­zio­ni di Kar­ta, è usci­to il secon­do eBook del­la serie Love­craft Zero: Nyar­la­tho­tep.
Scrit­to da H.P. Love­craft e tra­dot­to da Mas­si­mo Spi­ga, è acqui­sta­bi­le e leg­gi­bi­le da chiun­que abbia un let­to­re eBook o un tablet. Cthu­lhu f'taghn!

La col­la­na
Love­craft Zero inten­de ripro­por­re i rac­con­ti bre­vi, le let­te­re e gli altri testi di Howard Phil­lips Love­craft in for­ma­to digi­ta­le ed in ita­lia­no. Soprat­tut­to, la novi­tà di Love­craft Zero è la tra­du­zio­ne: è con­tem­po­ra­nea e dina­mi­ca, pri­va del­la pom­po­si­tà otto­cen­te­sca che carat­te­riz­za lo sti­le del Soli­ta­rio di Pro­vi­den­ce. Lun­gi dall'essere una "vio­la­zio­ne" degli scrit­ti love­craf­tia­ni, que­sta col­la­na è un atto d'amore nei con­fron­ti del genio di que­sto auto­re.
Visi­ta la home­pa­ge di Love­craft Zero a que­sto link.

Il secon­do volu­me con­tie­ne il rac­con­to bre­ve Nyar­la­tho­tep, scrit­to nel 1920 e pub­bli­ca­to nel­lo stes­so anno sul­la rivi­sta The Uni­ted Ama­teur. Il volu­me inol­tre con­tie­ne Sto­ria del Necro­no­mi­con: scrit­ta da Love­craft nel 1927, è una sin­te­ti­ca espo­si­zio­ne del­la "vita edi­to­ria­le" del libro ine­si­sten­te più cele­bre del­la storia.

Sinos­si
Il miste­rio­so Nyar­la­tho­tep giun­ge dall’Egitto agli USA, por­tan­do una nuo­va scien­za ed una nuo­va visio­ne pro­fe­ti­ca ad un occi­den­te ormai cadu­to nel caos e nel terrore.

Ante­pri­ma

Ecco l'incipit: 

Nyar­la­tho­tep. Il caos stri­scian­te.
Io sono l’ultimo. Mi udi­rà il vuo­to in ascol­to…
Avven­ne mol­ti mesi fa. Non ne ricor­do con chia­rez­za il prin­ci­pio. Una spa­ven­to­sa pres­sio­ne ci oppri­me­va: ad una sta­gio­ne di tumul­ti poli­ti­ci e socia­li si era aggiun­ta una inde­fi­ni­bi­le, minac­cio­sa inquie­tu­di­ne. Il sen­to­re, qua­si fisi­co, di un peri­co­lo all’orizzonte. Così dif­fu­so ed onni­com­pren­si­vo da esse­re con­ce­pi­bi­le solo nei più ango­scio­si reces­si del sogno. Le stra­de era­no popo­la­te da vol­ti pal­li­di, ner­vo­si. Alcu­ni sus­sur­ra­va­no allar­mi e pro­fe­zie. Nes­su­no ammet­te­va a sé stes­so di aver­le udi­te, né osa­va ripe­ter­le ad alta voce. Un sen­so di col­pa mostruo­so intri­de­va la ter­ra. Emer­so dagli abis­si che si cela­no tra le stel­le, era simi­le ad un ven­to geli­do. Il suo sibi­lo face­va tre­ma­re chi popo­la­va luo­ghi bui e soli­ta­ri. Il cor­so stes­so del­le sta­gio­ni ave­va subi­to un’alterazione demo­nia­ca. Il calo­re autun­na­le rifiu­ta­va di sva­ni­re, inge­ne­ran­do in noi il timo­re che il mon­do, e for­se l’intero uni­ver­so, si fos­se sot­trat­to al con­trol­lo degli dei o enti­tà a noi fami­lia­ri per fini­re sot­to il gio­go di dei o enti­tà ignote.