23
Gen
2015

Affari Italiani parla di Codici Nomadi Vol. 1

(nel­la foto, Erik Davis)

Fer­di­nan­do Busce­ma, pre­sti­gia­to­re e Magic Expe­rien­ce Desi­gner, non­ché appas­sio­na­to stu­dio­so di weird in ogni sua for­ma, recen­si­sce Codi­ci Noma­di — Vol.1 di Erik Davis, amo­re­vol­men­te tra­dot­to dal Vostro Caris­si­mo. Ecco un estrat­to dal bel­lis­si­mo pezzo:


E' cosa nota e acqui­si­ta — ormai un cli­chè — che la fre­ne­ti­ca e smi­su­ra­ta pro­du­zio­ne dell'informazione ren­de il pano­ra­ma cul­tu­ra­le sem­pre più com­ples­so, fram­men­ta­to, cao­ti­co, un deda­lo labi­rin­ti­co di incer­ta navi­ga­zio­ne, in cui è faci­le ritro­var­si diso­rien­ta­ti, col rischio di disin­te­gra­re la pro­pria iden­ti­tà. Secon­do il noto scrit­to­re e fumet­ti­sta Alan Moo­re, è come se la nostra socie­tà stes­se rag­giun­gen­do un pun­to di ebol­li­zio­ne, dove sia­mo in pro­cin­to di pas­sa­re da uno "sta­to liqui­do ad uno sta­to gas­so­so". E' come se rag­giun­to tale pun­to di ebol­li­zio­ne il con­te­sto socio-psi­co­lo­gi­co-cul­tu­ra­le stes­se let­te­ral­men­te per eva­po­ra­re. Le con­se­guen­za di tale "sin­go­la­ri­tà" sono tutt'altro che ovvie — e van­no dal­le più otti­mi­sti­che ipo­te­si tec­no-uto­pi­che, agli sce­na­ri più disto­pi­ci e apocalittici.
In que­sto regno del­la "vapo­ri­tà" è anco­ra pos­si­bi­le tro­va­re soli­di con­den­sa­ti di signi­fi­ca­to nell'opera di alcu­ni osser­va­to­ri e inter­pre­ti dei mul­ti­for­mi feno­me­ni cul­tu­ra­li che ci cir­con­da­no. Uno dei più acu­ti e ori­gi­na­li è Erik Davis. Cali­for­nia­no, auto­re di nume­ro­si sag­gi e del moder­no clas­si­co Tech­gno­sis, Miti magia e misti­ci­smo nell'era dell'informazione (Iper­me­dium libri, 2000), Davis è uno dei più auto­re­vo­li com­men­ta­to­ri del pano­ra­ma tec­no-misti­co — quel regno dove le tec­no­lo­gie dell'informazione e i sim­bo­li del­la tra­di­zio­ne magi­co-spi­ri­tua­le occi­den­ta­le coe­si­sto­no. Fluen­te nel­le lin­gue del­la filo­so­fia, del­le reli­gio­ni com­pa­ra­te e del­le sot­to­cul­tu­re sci-fi, trac­cia sor­pren­den­ti col­le­ga­men­ti incro­cian­do i flus­si di cyber-cul­tu­ra, moder­ne mito­lo­gie pop, impul­si spi­ri­tua­li e gnosticismo.
21
Gen
2015

Cari Signori

Un pic­co­lo estrat­to dal roman­zo su cui sto lavo­ran­do, inti­to­la­to XXXXXXXX (CONFIDENZIALE — Solo per gli occhi del Diret­to­re). Sen­ti­ti libe­ro di usa­re il testo, per­so­na­liz­zan­do­lo secon­do le tue pre­fe­ren­ze, qua­lo­ra la neces­si­tà lo impon­ga. Chi rico­no­sce la cita­zio­ne vin­ce l'ambito Pre­mio Rispet­to di Mas­si­mo Spi­ga 2015.

Cari signo­ri,

se il Sena­to fos­se inghiot­ti­to dal cuo­re vora­ce di un buco nero e le car­ni dei cor­rot­ti fos­se­ro stra­zia­te da sca­ra­fag­gi in un coro inneg­gian­te a Sata­na, se il cie­lo bru­cias­se e tem­pe­stas­se­ro su di noi le lacri­me aci­de di ogni scon­fit­to dei seco­li, se l’ufficio di ogni ban­chie­re si col­mas­se di ster­co sul­fu­reo e cocai­na e petro­lio, se ogni pez­zo di mer­da raz­zi­sta fos­se mes­so al sicu­ro in una bara e ogni bar­co­ne nor­da­fri­ca­no pla­nas­se splen­den­te sui cie­li di Pada­nia per irro­rar­la di piog­gia dora­ta, se ogni man­ga­nel­lo esplo­ras­se il colon di ogni squa­dri­sta sbir­re­sco e la giu­sti­zia fos­se cri­stal­lo e l’innocenza fos­se invio­la­ta, se l’amore ali­men­tas­se le astro­na­vi con cui tra­sfor­ma­re il cosmo mor­to in un giar­di­no, se gli orche­stra­li del­le guer­re spro­fon­das­se­ro in un ocea­no di ura­nio impo­ve­ri­to e i nuo­vi schia­vi­sti del lavo­ro fles­si­bi­le ince­des­se­ro scuo­ia­ti per i vico­li, se tut­ta l’eroina del pia­ne­ta fos­se scol­pi­ta in un gran fal­lo con cui schiaf­feg­gia­re i proi­bi­zio­ni­sti e i gover­ni mafio­si che la spac­cia­no, se dagli arco­ba­le­ni sci­vo­las­se­ro le ric­chez­ze degli gno­mi ban­ca­ri giù giù fino ai dan­na­ti del­la ter­ra, se il ses­so fos­se per sem­pre scis­so dal com­mer­cio, se i vol­ti sen­za colo­re del­le nazio­ni si strin­ges­se­ro in un orga­smo uni­ver­sa­le e la pie­tà fos­se la nuo­va leg­ge e la soli­da­rie­tà il nuo­vo Dio, se il tem­po scor­res­se al con­tra­rio e la mor­te fos­se una nuo­va nasci­ta… ebbe­ne, anche se tut­to ciò acca­des­se, il fat­to che io accet­ti il vostro sta­ge non retri­bui­to rimar­reb­be l’eventualità più impro­ba­bi­le su que­sto caz­zo di pia­ne­ta. Dixi.
Cor­dia­li saluti,
Fabio Del Nigro
4
Gen
2015

2014 — L'Anno del TROLOLO Galoppante

Il 2014 è schiat­ta­to e già l'abbiamo scor­da­to. Nes­su­no l'ha mai ama­to, né alcu­no pian­ge­rà sul­la fos­sa in cui l'hanno get­ta­to, pro­prio come la spaz­za­tu­ra qual'era. Per cui, è giun­to il momen­to di ripren­de­re la tra­di­zio­ne post-Capo­dan­no di que­sto blog: i miei pro­po­si­ti per l'anno nuo­vo e le mie con­si­de­ra­zio­ni sul pas­sa­to recen­te sono entram­be cate­go­rie del sape­re irri­le­van­ti e dete­sta­bi­li. Ma, tut­ta­via, ado­ro del­le noio­se, orri­pi­lan­ti, gras­se elen­ca­zio­ni di ROBA. Quin­di, quel­lo che segue si pre­an­nun­cia come il Post Più Noio­so del sep­pur gio­va­ne 2015. È un cro­no­fi­le per­so­na­le, leg­gi­lo a tuo rischio e peri­co­lo. Ecco un aggior­na­men­to a piog­gia sul­le atti­vi­tà arti­sti­che negli ulti­mi 365 giorni.

Nar­ra­ti­va

Il mio roman­zo sto­ri­co sul­la vita e la mor­te di Jack Par­sons, ANTICRISTO AMERICANO, è pron­to al 30%. Quan­do lo con­clu­de­rò, sarà pro­ba­bil­men­te un fer­ma­por­te da 1200 pagi­ne. Data la straor­di­na­ria quan­ti­tà di docu­men­ti sto­ri­ci e l'abbondanza di temi trat­ta­ti (i pro­dro­mi del­la NASA, i movi­men­ti ope­rai ame­ri­ca­ni, la "sce­na" occul­ti­sti­ca cali­for­nia­na, Scien­to­lo­gy, le radi­ci del movi­men­to hip­pie e via discor­ren­do), pos­so con­si­de­rar­lo il mio libro più ambizioso.
Sem­pre in tema di tomi incon­clu­si: ho svol­to tut­te le ricer­che neces­sa­rie e scrit­to il prin­ci­pio di un secon­do roman­zo sto­ri­co, EDUCAZIONE DEL DRAGONE, che pun­to a con­clu­de­re pri­ma dell'estate, e di un hor­ror "jun­ghia­no" anco­ra sen­za tito­lo (per ora, il nome in codi­ce è BLACKMILL), che dovreb­be esse­re pron­to in pri­ma­ve­ra. Allo stes­so modo, un roman­zo bre­ve a sfon­do cthu­lhoi­de e jiha­di­sta, inti­to­la­to IL VUOTO TRA LE STELLE, è in sta­dio di pro­du­zio­ne avan­za­ta e sarà con­clu­so il pri­ma possibile.
In caso ti fos­se sfug­gi­to l'uragano di spam, ho scrit­to e pub­bli­ca­to su Heisenb3rg Stu­dio e su Kon­ten­di quat­tro novel­le gra­tui­te: IN SILENZIO, MASCHERE DEGLI ARCHITETTI SOLARI, FINE DEL CAMMINO e FIGLIO DELL'OCCIDENTE. Fan­no par­te di una col­la­na inti­to­la­ta Armi Nar­ra­ti­ve Spe­ri­men­ta­li, in cui pos­so libe­ra­men­te testa­re nuo­ve tec­ni­che shao­lin di com­po­si­zio­ne nar­ra­ti­va. La serie si arti­co­la in altre 17 novel­le, e spe­ro di rea­liz­zar­ne alme­no altre quat­tro nel 2015. Il quin­to volu­me, NEUROPOLITIQUE, è attual­men­te in cor­so di scrittura.
A pro­po­si­to, un neces­sa­rio appro­fon­di­men­to: in col­la­bo­ra­zio­ne con la Rot­fu­chs Publi­shing ed un muc­chio di scrit­to­ri assa­ta­na­ti, abbia­mo lan­cia­to Kon­ten­di, una piat­ta­for­ma di rac­con­ti bre­vi. Fino­ra è rima­sta in fase Beta ed entre­rà in fase Sfri­go­lan­te nel 2015.
Come pro­get­to col­la­te­ra­le a LOVECRAFT ZERO (vedi sot­to), ho scrit­to il sag­gio bre­ve IL CULTO DEI NOMI BARBARI, che appro­fon­di­sce l'onomastica love­craf­tia­na, foca­liz­zan­do­si sui nomi degli déi, di tomi male­det­ti, dei luo­ghi e dei pro­ta­go­ni­sti. Se ti pia­ce HPL, dagli un'occhiata. È gra­tui­to ed è divertente.
Ho con­clu­so un libro illu­stra­to inti­to­la­to ROVINE, una deri­va fan­ta­scien­ti­fi­ca tra i pia­ni d'esistenza, la qua­le, mi auspi­cò, sarà dispo­ni­bi­le per l'acquisto l'anno pros­si­mo. Rac­co­glie e svi­lup­pa la mia pro­du­zio­ne di illu­stra­zio­ni frat­ta­li del 2014, cor­re­dan­do le imma­gi­ni con una strut­tu­ra narrativa.
Anche se non impor­ta a nes­su­no tran­ne me, la pro­du­zio­ne di nar­ra­ti­va quest'anno ha rag­giun­to le 130200 paro­le, con un incre­men­to del 41,8% rispet­to all'anno pre­ce­den­te. I miei oscu­ri padro­ni sog­ghi­gna­no nel­le neb­bie ebur­nee in cui sono sta­ti impri­gio­na­ti fin da ére pre­u­ma­ne: il ritua­le per libe­rar­li procede.

Arti­co­li

Puoi tro­va­re un mio bre­ve com­men­to al refe­ren­dum d'indipendenza scoz­ze­se a que­sto link. Ho, inol­tre, inau­gu­ra­to una rubri­ca su Dia­ri di Cine­club chia­ma­ta YOUTUBE PARTY, la cui mis­sio­ne è ana­liz­za­re con piglio da cri­ti­co cine­ma­tro­gra­fi­co il glo­rio­so ed odo­ro­so mon­do del­la mag­gio­re piat­ta­for­ma video mon­dia­le. Per ora, gli arti­co­li dispo­ni­bi­li sono quat­tro: Char­lie mi ha mor­so il dito di nuo­vo, Anco­ra libe­ri, Il pic­co­lo pan­da star­nu­ti­sce e Spa­ce Oddi­ty.

Tra­du­zio­ne

Mi limi­te­rò a men­zio­na­re quel­le che han­no una qual­che atti­nen­za con la mia pro­du­zio­ne let­te­ra­ria, e che con­si­de­ro par­te inte­gran­te del mio "pro­get­to". All'inizio di quest'anno, è usci­to il LIBRO DELL'ANTICRISTO, secon­da par­te del­la tri­lo­gia di ebook in cui sto pro­po­nen­do tut­ti gli scrit­ti ine­di­ti del soprac­ci­ta­to Jack Par­sons, occul­ti­sta e scien­zia­to cali­for­nia­no. In que­sto volu­me: testi stre­go­ne­schi, ritua­li di magia nera, evo­ca­zio­ne di ele­men­ta­li, tsu­na­mi ses­sua­li di ener­gia occul­ti­sti­ca. Insom­ma, la routine.
Dopo una lun­ga, fati­co­sa e ten­ta­co­la­re pro­du­zio­ne nel­le fuci­ne di Arka­dia Edi­to­re, è usci­to il libro car­ta­ceo LOVECRAFT ZERO: con­tie­ne una nuo­va tra­du­zio­ne, aggior­na­ta ai gusti con­tem­po­ra­nei, dei rac­con­ti di HPL dal 1917 al 1926 (anno de Il Richia­mo di Cthu­lhu). Inol­tre, con­tie­ne quat­tro tra i rac­con­ti più impor­tan­ti del suo entou­ra­ge: Il segno gial­lo di Cham­bers (reso cele­bre in tem­pi recen­ti per il suo ruo­lo cru­cia­le in True Detec­ti­ve), Set­te cate­ne di C.A. Smith, Segu­gi di Tin­da­los di F.B. Long e Dio sen­za vol­to di R. Bloch. Il volu­me si con­clu­de con una serie di estrat­ti dal­le let­te­re di Love­craft, i qua­li ne rico­strui­sco­no la vita inte­ra. Se vuoi leg­ge­re la pre­fa­zio­ne del volu­me, vai a que­sto link. Il pro­get­to Love­craft Zero nasce da una col­la­na di eBook pub­bli­ca­ta da Kar­ta Edi­zio­ni, per cui tut­ti i rac­con­ti sono anche acqui­sta­bi­li in eBook sia nel­la loro ver­sio­ne "col­let­ti­va" di Arka­dia, che singolarmente.
Per una epi­ca con­giun­zio­ne astra­le, quest'anno è usci­to anche il libro car­ta­ceo CODICI NOMADI #1 di Erik Davis, da me tra­dot­to. È un'antologia di sag­gi incen­tra­ti sugli aspet­ti più pro­fon­di e subli­mi del­la nostra cul­tu­ra tur­bo-media­ti­ca e pop. Tra gli argo­men­ti esa­mi­na­ti: le reli­gio­ni nate dal­la mito­lo­gia love­craf­tia­na, i gio­cat­to­li psi­che­de­li­ci, i cul­ti paga­ni Klin­gon negli Sta­ti Uni­ti, le illu­stra­zio­ni nei taroc­chi Raider/Waite, Phi­lip K. Dick, le filo­so­fie d'armonia dei Fra­tel­li Spa­zia­li, il lega­me tra l'ayahuasca ed il film Ava­tar, la mania giap­po­ne­se del Ten­ta­cle Rape e mol­ti altri argo­men­ti squisiti.
Per con­clu­de­re, segna­lo i due pez­zi che ho tra­dot­to per que­sto blog: RE DEGLI ORCHI, un rac­con­to  bio­gra­fi­co su World of War­craft e Per­ché voglio che Bit­coin cre­pi tra le fiam­me di Char­les Stross.

Musi­ca

Su que­sto ver­san­te, nel 2014 ho bat­tu­to la fiac­ca. Ho pro­dot­to sol­tan­to tre dei die­ci pez­zi che pro­get­ta­vo per l'album INFODUMP, ovve­ro Super­gang­bang, Behold the Tra­pe­zo­he­dron e Here to go. In com­pen­so, ho reso dispo­ni­bi­le su Soun­d­Cloud un mio album di stru­men­ta­li Hip Hop, fram­men­ti e caz­zi vari, inti­to­la­to THE DOC BENWAY PROJECT.


Let­tu­re

In con­clu­sio­ne, per con­tri­bui­re al trion­fo dell'industria edi­to­ria­le, ho let­to un dan­na­to muc­chio di roba.


Epi­lo­go

Ecco tut­to. Ci sareb­be­ro altre impor­tan­ti atti­vi­tà da segna­la­re, ma è trop­po pre­sto per far­lo. Se sei soprav­vis­su­to fino alla let­tu­ra di que­sta fra­se, signi­fi­ca che ti sei meri­ta­to il tito­lo di Sapien­te Illu­mi­na­to, per cui chiun­que ti incro­ci ha l'obbligo lega­le di acca­rez­zar­ti lo scal­po. Pre­go le for­ze cto­nie al di là del­lo spec­chio per­ché il 2015 sia un anno più mise­ri­cor­dio­so del 2014.
4
Nov
2014

Terza parte dello special PQEditor

Ter­za ed ulti­ma par­te del­lo spe­cial di PQE­di­tor, con­dot­to da Ivan Garo­fa­lo. Ecco un estratto:

CI PARLI DELLA SUA FORMAZIONE
La for­ma­zio­ne di uno scrit­to­re con­si­ste in un muc­chio straor­di­na­ria­men­te alto di libri, spe­cial­men­te se toc­ca­no argo­men­ti e sen­si­bi­li­tà ete­ro­ge­nee. Tro­vo sem­pre buf­fo e tri­ste quan­do uno scrit­to­re mi dice: «Ah, io non leg­go mol­to» oppu­re, anco­ra peg­gio, «Non ho tem­po per leg­ge­re». Cer­to che ce l’hai. Smet­ti di dor­mi­re. È meno importante.
Non ho mai fat­to gran­di distin­zio­ni tra let­te­ra­tu­ra “alta” e “bas­sa”: ho scrit­to il mio pri­mo roman­zo (incom­piu­to) a 14 anni, cen­tot­tan­ta­tre pagi­ne di fan­ta­sy basa­to su Così par­lò Zara­thu­stra Ber­serk. Da lì, ho con­ti­nua­to a pro­dur­re mol­to mate­ria­le, soprat­tut­to sto­rie bre­vi. I miei testi gio­va­ni­li ammon­ta­no ad tota­le di un milio­ne di carat­te­ri. La pra­ti­ca è essen­zia­le. Per mol­ti, la scrit­tu­ra rap­pre­sen­ta una mera espres­sio­ne di se stes­si. Io rifiu­to que­sta con­ce­zio­ne, per­ché non mi impor­ta affat­to esplo­ra­re l’espressività di chic­ches­sia o i suoi inti­mi pen­sie­ri. La scrit­tu­ra è più simi­le alla costru­zio­ne di un edi­fi­cio: si eri­ge un soli­do spa­zio, este­ti­ca­men­te gra­de­vo­le, in cui il pros­si­mo può vive­re per un cer­to perio­do e, se vuo­le, trar­ne sug­ge­stio­ni o idee.
QUALE PERSONAGGIO DELLA LETTERATURA INTERNAZIONALE AMA MAGGIORMENTE E PERCHE’
Apprez­zo mol­to Har­lan Elli­son: è un vec­chiet­to ribel­le e testar­do ed irri­ta­bi­le che ha pro­dot­to ton­nel­la­te di let­te­ra­tu­ra d’altissimo livel­lo, un capo­la­vo­ro del video­ga­me (I Have No Mouth And I Must Scream), mol­ti epi­so­di di serial TV ed ha, in gene­ra­le, usa­to la paro­la in ogni sua pos­si­bi­le for­ma. Elli­son è quel gene­re di ico­no­cla­sta chias­so­so e scor­bu­ti­co che, non solo osa por­re doman­de scot­tan­ti, ma non ha pau­ra di alie­nar­si la sim­pa­tia del pros­si­mo. C’è una purez­za fol­le in que­sto; tro­vo il suo atteg­gia­men­to da cane paz­zo mol­to digni­to­so ed appro­pria­to. Elli­son ha anche lot­ta­to per i dirit­ti degli scrit­to­ri e dei lavo­ra­to­ri, vin­cen­do mol­te ed impor­tan­ti bat­ta­glie. Una figu­ra ana­lo­ga potreb­be esse­re quel­la di Danie­le Lut­taz­zi; tut­ta­via, Elli­son vin­ce per il rispet­to che si deve ad un ottan­ten­ne capa­ce di pre­ser­va­re que­sto atteggiamento.

Leg­gi il testo inte­gra­le a que­sto link.
31
Ott
2014

Intervista di PQEditor su LOVECRAFT ZERO

Secon­da par­te del­lo spe­cial sul­le mie ope­re di PQE­di­tor. Un'intervista su LOVECRAFT ZERO. Ecco un estratto:

COME E’ STATO LAVORARE SU DEL MATERIALE INDITO PER L’ITALIA
Mas­si­mo Spi­ga: Negli scor­si decen­ni, tut­ti i rac­con­ti di Love­craft sono sta­ti tra­dot­ti in ita­lia­no, così come i suoi sag­gi ed i suoi tac­cui­ni. Ciò che rima­ne anco­ra ine­di­to sono i suoi arti­co­li, i dia­ri di viag­gio e le sue let­te­re, pub­bli­ca­ti in una deci­na di mega-tomi dal­la sta­tu­ni­ten­se Hip­po­cam­pus Press. È mol­to sem­pli­ce capi­re per­ché tut­to ciò rimar­rà ine­di­to in Ita­lia: le let­te­re, ad esem­pio, sono diciot­to­mi­la. Alcu­ne sono lun­ghe più di cin­quan­ta pagi­ne. Love­craft si dedi­ca­va quo­ti­dia­na­men­te a scri­ver­le e leg­ger­le. Era il suo “social net­work” di car­ta ed inchio­stro, il suo uni­co lega­me con mol­tis­si­mi arti­sti che vive­va­no a miglia­ia di chi­lo­me­tri di distan­za. Per Love­craft Zero, ho distil­la­to le sue let­te­re in modo da rac­con­tar­ne la vita. È sta­to affa­sci­nan­te. I tra­va­gli e gli entu­sia­smi che descri­ve sono ana­lo­ghi a quel­li pas­sa­ti da un qual­sia­si scrit­to­re in qual­sia­si epo­ca. Le sue tira­te con­tro la poli­ti­ca cial­tro­na si potreb­be­ro appli­ca­re pari pari alla demo­cra­zia odier­na. I let­to­ri si iden­ti­fi­che­ran­no nei ricor­di del­la sua infan­zia, tra­scor­sa a leg­ge­re i miti gre­ci o ara­bi e ad osser­va­re le stel­le con un can­noc­chia­le. Le let­te­re demo­li­sco­no il mito che cir­con­da HPL e ce lo resti­tui­sco­no come un esse­re umano.
SU QUALE ALTRO GRANDE AUTORE FONDAMENTALE VORREBBE LAVORARE IN FUTURO
Mas­si­mo Spi­ga: Pri­ma di tut­to, se le ven­di­te ci daran­no ragio­ne (e, anche se è anco­ra trop­po pre­sto per dir­lo con cer­tez­za, pare pro­prio di sì) Love­craft Zero pro­se­gui­rà e, oltre ad altri rac­con­ti di HPL, con­ter­rà mate­ria­le dei suoi mol­tis­si­mi “disce­po­li” esclu­si dal pri­mo libro: mi vie­ne in men­te Robert Howard, Donald Wan­drei, Augu­st Del­reth e mol­ti altri.
A par­te que­sto, un mio gran­de obiet­ti­vo è tra­dur­re l’opera omnia di Robert Anton Wil­son, uno straor­di­na­rio auto­re sta­tu­ni­ten­se di cui, in ita­lia­no, esi­sto­no sol­tan­to tre libri, edi­ti dal­la Sha­Ke. Seb­be­ne The Illu­mi­na­tus Tri­lo­gy sia indub­bia­men­te il suo capo­la­vo­ro, c’è mol­to altro mate­ria­le sfri­go­lan­te anco­ra ine­di­to  (come la sua auto­bio­gra­fia psi­che­de­li­ca, Cosmic Trig­ger).
Un altro auto­re per me impor­tan­te è Erik Davis, un intel­let­tua­le cali­for­nia­no. Per ora, con la casa edi­tri­ce Iper­me­dium Libri, io stes­so sono impe­gna­to nel­la tra­du­zio­ne di Codi­ci Noma­di (il cui pri­mo volu­me è già in ven­di­ta), eppu­re mol­ti altri anco­ra man­ca­no all’appello. Sareb­be impor­tan­te offri­re agli ita­lia­ni The Exe­ge­sis of Phi­lip K. Dick, ad esem­pio. Exe­ge­sis è il Sacro Graal di ogni appas­sio­na­to di fan­ta­scien­za. Oltre i nomi cita­ti, il 99% dei bei libri non vie­ne mai tra­dot­to: c’è l’imbarazzo del­la scel­ta. In un mer­ca­to edi­to­ria­le fun­zio­nan­te, un tra­dut­to­re potreb­be lavo­ra­re dal­la cul­la alla tom­ba sen­za scal­fi­re nean­che di una minu­sco­la fra­zio­ne la pila dei libri inte­res­san­ti da pro­por­re agli italiani.

Per leg­ge­re l'intervista com­ple­ta, vai a que­sto link

30
Ott
2014

Il Culto dei Nomi Barbari

Qual'è l'origine del nome di Cthu­lhu, Yog Sothoth, Aza­thoth? Qua­li sono le eti­mo­lo­gie del­le cit­tà in cui Howard Phil­lips Love­craft ambien­tò le sue sto­rie? Per­ché il Necro­no­mi­con si chia­ma così?
Un ami­co mi ha chie­sto di appro­fon­di­re l'onomastica love­craf­tia­na per moti­vi Ph'nglui mglw'nafh Cthu­lhu R'lyeh wgah'nagl fhta­gn (CONFIDENZIALE — SOLO PER GLI OCCHI DEL DIRETTORE). Cio­no­no­stan­te, l'approfondimento è sta­to così diver­ten­te che ho com­pi­la­to un volu­met­to in cui rac­col­go le mie sco­per­te in manie­ra divul­ga­ti­va. Il Cul­to dei Nomi Bar­ba­ri esplo­ra in manie­ra sin­te­ti­ca un muc­chio d'informazioni su divi­ni­tà, tomi male­det­ti, ambien­ta­zio­ni e pro­ta­go­ni­sti love­craf­tia­ni. È GRATUITO ed è dispo­ni­bi­le in PDF, EPUB, MOBI e per la let­tu­ra su bro­w­ser. Godi­te­lo, e buon Hal­lo­ween in anticipo.