2
Gen
2017

Rassegna Stampa — ANDROMEDA fa a fette PARADOX


La rivi­sta di fan­ta­scien­za ANDROMEDA ha stron­ca­to PARADOX. Non con­di­vi­do la pro­spet­ti­va dell'autore, ma riten­go che la let­tu­ra del­la recen­sio­ne sia comun­que inte­res­san­te. Ecco un estratto:


Non volen­do qui rac­con­ta­re la tra­ma dell’Opera, con­clu­do osser­van­do che Para­dox, più che un roman­zo di fan­ta­scien­za, appa­re come un eser­ci­zio let­te­ra­rio in cui una quan­ti­tà note­vo­le di spun­ti, per­so­nag­gi, situa­zio­ni e imma­gi­ni, pre­si da una lun­ga serie di ope­re let­te­ra­rie, musi­ca­li, cine­ma­to­gra­fi­che e tele­vi­si­ve (cita­te in coda dal­lo stes­so auto­re) sono sta­ti mesco­la­ti insie­me per costrui­re una sto­ria for­te­men­te dram­ma­ti­ca, den­sa di auto­com­pia­ci­men­to cul­tu­ra­le e pri­va di un rea­le inte­res­se ver­so il let­to­re medio.


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27
Dic
2016

2016 — L'Anno della Guerriglia Ontologica

(Anco­ra vivo, nono­stan­te il 2016)


Giun­to in fur­ti­vi­tà, come un ladro nel­la not­te, il 2016 ha isti­tui­to il suo regno del ter­ro­re. Ebbro di scotch sca­den­te e del san­gue degli inno­cen­ti, ha sca­te­na­to atro­ci­tà ine­nar­ra­bi­li per dodi­ci mesi, fino a che una rivol­ta mul­ti­co­lo­re di indo­mi­ti bastar­di non l'ha appe­so a testa in giù a una pom­pa di ben­zi­na. Ragion per cui, sepol­to il 2016, è giun­to il momen­to di ripren­de­re la tra­di­zio­ne annua­le di que­sto blog: una monu­men­ta­le lista di ROBA sfri­go­lan­te svol­ta negli ulti­mi 365 gior­ni. 

Nar­ra­ti­va


Quest'anno ha visto l'uscita di ARMI NARRATIVE SPERIMENTALI, un'antologia di novel­le che rac­co­glie le sto­rie pub­bli­ca­te su que­sto sito (In Silen­zio, Masche­re degli Archi­tet­ti Sola­ri, Fine del Cam­mi­no, Figlio dell'Occidente, La Cadu­ta di Enoch), con l'aggiunta di cen­to­ven­ti pagi­ne di mate­ria­le ine­di­to (Mai Come Voi, For­ma e Vuo­to). Lo sco­po del volu­me è spe­ri­men­ta­re sugli ele­men­ti strut­tu­ra­li del­la let­te­ra­tu­ra, in spe­cie il dispo­si­ti­vo nar­ra­ti­vo: ogni sto­ria si accom­pa­gna a un pic­co­lo "tuto­rial" che ne spie­ga il pro­ces­so di scrit­tu­ra. Il volu­me si con­clu­de con un bre­ve sag­gio di teo­ria let­te­ra­ria che tira le som­me degli espe­ri­men­ti. Il libro è dispo­ni­bi­le in car­ta e in vari for­ma­ti digi­ta­li; tut­te le info a que­sto link.
La suc­ces­si­va usci­ta è sta­ta la ripub­bli­ca­zio­ne di una vec­chia novel­la, NOTTE DELL'AVVENIRE, nel­la sua secon­da edi­zio­ne, tut­ta cro­ma­ta e scin­til­lan­te (alme­no, a livel­lo meta­fo­ri­co). Il rac­con­to par­la del­la para­bo­la cosmo­nau­ti­ca sovie­ti­ca, riper­cor­ren­do in modo obli­quo le vicen­de di Valen­ti­na Tere­sh­ko­va, la pri­ma don­na nel­lo spa­zio. Il volu­met­to è dispo­ni­bi­le in car­ta e ebook.
La ter­za usci­ta è sta­ta PARADOX, un roman­zo di fan­ta­scien­za pub­bli­ca­to dal­la Ache­ron Books, incen­tra­to sul viag­gio nel tem­po, Fin­ne­gans Wake, una sur­rea­le cospi­ra­zio­ne uni­ver­sa­le, la vita nel­le bor­ga­te e il pote­re di un bloc­ca­ster­zo nel puni­re il Male (in spe­cie quan­do rotea­to in dire­zio­ne del suo set­to nasa­le). È il mio roman­zo più biz­zar­ro, tra quel­li pub­bli­ca­ti, e ne con­si­glio la let­tu­ra; se ti rifiu­tas­si di far­lo, il tuo nome sarà segna­la­to al Par­ti­to e aggiun­to alla lista dei Nemi­ci del Popo­lo. Il roman­zo è dispo­ni­bi­le in car­ta e ebook; tut­te le info a que­sto link.
Quest'anno ho anche pub­bli­ca­to due volu­met­ti gra­tui­ti dedi­ca­ti ai gio­ca­to­ri di ruo­lo: INDIE MOVIE, un mini-RPG incen­tra­to su una scal­ca­gna­ta trou­pe cine­ma­to­gra­fi­ca, e KILL BANE, un modu­lo che aiu­te­rà i DM a inse­ri­re la minac­cia del ter­ro­ri­smo nel­le pro­prie ambien­ta­zio­ni fantasy.
Sul ver­san­te pro­dut­ti­vo, l'anno è sta­to mol­to più fram­men­ta­rio e incon­clu­den­te. Ho svol­to la neces­sa­ria Ricer­ca & Svi­lup­po per: ARMI NARRATIVE SPERIMENTALI II, il qua­le sarà incen­tra­to sul world­buil­ding; BLACKMILL (tito­lo prov­vi­so­rio), un roman­zo d'azione che trat­ta di agi­ta­zio­ne sin­da­ca­le sub­co­scien­te, a metà tra Incep­tion di Chri­sto­pher Nolan e La Bat­ta­glia di John Stein­beck; PLAGUEFATHER (tito­lo prov­vi­so­rio), una novel­la Sword & Sor­ce­ry depri­men­te e stra­fat­ta di Xanax, in linea con la pro­du­zio­ne di Clark Ash­ton Smith. Tut­ti que­sti pro­get­ti vedran­no la luce in un pun­to inde­ter­mi­na­to del­la sto­ria uma­na, auspi­ca­bil­men­te inclu­so nel pre­sen­te secolo.
L'ultimo roman­zo di cui par­la­re è, inve­ce, una vit­ti­ma di Donald Trump: L'OCCUPAZIONE (tito­lo prov­vi­so­rio), un thril­ler fan­ta­po­li­ti­co per cui ho svol­to ricer­che pre­li­mi­na­ri e di cui ho ini­zia­to a sten­de­re il sog­get­to. Pur­trop­po, l'intero edi­fi­cio del­la nar­ra­zio­ne si basa­va sul­la recru­de­scen­za dei rap­por­ti USA-Rus­sia nel pros­si­mo futu­ro, e la poli­ti­ca di disten­sio­ne di Trump l'ha fat­to crol­la­re (come mol­ti, ipo­tiz­za­vo una vit­to­ria del­la Clin­ton). Il lato posi­ti­vo del­la fac­cen­da è che il mon­do ha pro­ba­bil­men­te scan­sa­to una guer­ra nuclea­re, il lato nega­ti­vo è che L'OCCUPAZIONE non ha più sen­so di esistere.
Quest'anno ho anche tro­va­to le risor­se psi­chi­che e mora­li per risi­ste­ma­re il mio vec­chio blog, ristrut­tu­ran­do­lo nel luc­ci­can­te sito che vedi innan­zi alle tue pupil­le: fat­ti un giro, ci sono con­te­nu­ti gra­tui­ti a biz­zef­fe e robe eso­ti­che e ammen­ni­co­li e unicorni.

Arti­co­li

Abbia­mo (ri)fondato una rivi­sta! TEOREMA, un maga­zi­ne sar­do di cine­ma, fu crea­to da me, Anto­nel­lo Zan­da, Eli­sa­bet­ta Ran­dac­cio, Tore Cubed­du e Bepi Vigna nel 2005. Dopo set­te nume­ri, pub­bli­ca­ti nel cor­so di quat­tro anni, è anda­to in iber­na­zio­ne. Ora l'abbiamo scon­ge­la­to, ripen­sa­to in for­ma digi­ta­le e, nel cor­so di quest'anno, ne abbia­mo pub­bli­ca­to quat­tro nume­ri (9101112). All'interno di TEOREMA, oltre ad occu­par­mi del lato tec­ni­co-infor­ma­ti­co, ho una rubri­ca che trat­ta di video­ga­me. I miei pez­zi pub­bli­ca­ti quest'anno sono: World of War­craftNo Man's SkyPoké­mon GO e This War Of Mine.
Inol­tre, con­ti­nua la mia rubri­ca su DIARI DI CINECLUB in cui, ogni mese, ana­liz­zo una qual­che mera­vi­glio­sa assur­di­tà pre­sen­te su You­Tu­be. Gli arti­co­li pub­bli­ca­ti quest'anno van­no dal #15 al #26 (qui la lista con i tito­li e i link): si è par­la­to di Fabio Rovaz­zi, hac­king, Pen­na-Ana­nas-Mela-Pen­na, Mine­craft, il gat­to Nyan, hoo­li­gan rus­si, Five Nights At Freddy's, molo­tov cock­tail e tan­te altre feli­ci tematiche.

Tra­du­zio­ne

Tra le ton­nel­la­te di roba tra­dot­ta quest'anno, sol­tan­to due pro­get­ti han­no qual­che atti­nen­za con la mia pro­du­zio­ne arti­sti­ca: FRANK & NICK MAKE YOU SICK, un extra di SHOW PIECES di Alan Moo­re e Mitch Jen­kins, e CTHULHU E RIVOLUZIONE di Howard Phil­lips Love­craft, in cui il Soli­ta­rio di Pro­vi­den­ce discu­te di poli­ti­ca a 360° e, spe­ci­fi­ca­men­te, del­la sua con­ver­sio­ne "ros­sa" in segui­to al crack eco­no­mi­co del 1929. Il volu­met­to sarà dispo­ni­bi­le in di car­ta e in ebook a gennaio.

Musi­ca

Quest'anno, con viri­le impe­to, sono riu­sci­to a chiu­de­re due pro­get­ti che lan­gui­va­no da trop­po tem­po. A WORLD WITHOUT US, un album Dark Ambient, è sta­to ter­mi­na­to con l'aggiunta dei bra­ni Nightsi­de of Eden, By The Sha­dow of the Titan­pi­ts, Dir­ge for the God-Machi­ne e l'epilogo, We Are Not From Here. L'intero album è poi sta­to mixa­to in una uni­ca trac­cia da mezz'ora cir­ca, A World Without Us, assu­men­do la for­ma per cui era sta­to pro­get­ta­to fin dall'inizio. Anche INFODUMP, la mia secon­da rac­col­ta gene­ra­li­sta di bra­ni elet­tro­ni­ci "misti" (la pri­ma era NONDESCRIPT), è sta­ta con­clu­sa con la com­po­si­zio­ne e pub­bli­ca­zio­ne di Monarch, 90s Sum­mer Chee­se­mei­ster, And I Felt Nothing, Mon You Men­tal e Dia­ble­rie. La ter­za rac­col­ta, HIVEMIND, sarà com­po­sta nel 2017. In aggiun­ta, ho dato il via a THE DIABOLIST VARIATIONS, per­ché arri­va il momen­to, nel­la vita di un uomo, di com­por­re un album punk har­d­co­re. I bra­ni dispo­ni­bi­li sono, per ora, tre: Pin­ts of Guin­ness To Heal You, Straight To Hell e No. Al ter­mi­ne dell'anno, la neo­na­ta casa disco­gra­fi­ca indie Depart­ment of Sound ha adot­ta­to la mia musi­ca, con mio gran­de stu­po­re e sbigottimento.


Let­tu­re

Quest'anno ho let­to 185 libri (tra roman­zi, sag­gi, fumet­ti, manua­li). Se hai biso­gno di qual­che spun­to, leg­gi la lista com­ple­ta a que­sto link: potre­sti tro­va­re qual­co­sa che col­pi­sce la tua immaginazione.


Epi­lo­go

Ecco tut­to. Se hai let­to fino a qui, sap­pi che gli uni­cor­ni ora dan­za­no e inneg­gia­no alla tua impe­ri­tu­ra glo­ria. Pre­go le for­ze cto­nie al di là del­lo spec­chio per­ché il 2017 sia un anno più mise­ri­cor­dio­so del 2016.
26
Dic
2016

Due prospettive su PARADOX

Cro­na­che Bizan­ti­ne ha recen­si­to PARADOX, con un'agile ana­li­si su per­so­nag­gi, riman­di let­te­ra­ri e cine­ma­to­gra­fi­ci, note com­pa­ra­ti­ve tra il libro e DOMANI e mol­to altro. Ecco un estratto:


Sia Doma­ni ver­so la fine, che la rac­col­ta Armi Nar­ra­ti­ve Spe­ri­men­ta­li, che Para­dox han­no inol­tre in comu­ne una mesco­lan­za mol­to pecu­lia­re di Bur­rou­ghs e Love­craft: l'esagerazione gram­ma­ti­ca­le e sin­tat­ti­ca del pri­mo vie­ne ripre­so coniu­ga­to alla visio­ne “cosmi­ca” del secon­do, pro­du­cen­do un effet­to di “estra­nia­men­to” mol­to poten­te. Di soli­to la visio­ne cosmi­ci­sta di Love­craft vie­ne o edul­co­ra­ta, o tra­spo­sta in chia­ve hor­ror (ten­ta­co­li, san­gue, gore, ecc ecc). Con Para­dox, inve­ce, gli dei cthu­lia­ni – gli Dei Schia­vi, come ven­go­no qui chia­ma­ti – sono descrit­ti usan­do il les­si­co di Bur­rou­ghs, cer­can­do piut­to­sto di mostrar­ne non tan­to l'orrore quan­to la gran­dez­za. E per quan­to Love­craft usas­se un lin­guag­gio baroc­co, l'idea di recu­pe­ra­re Bur­rou­ghs in que­sta chia­ve è azzeccata.


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Ecco una recen­sio­ne di PARADOX com­par­sa su Cine­me­cum. Un estratto:


Sce­glien­do come sfon­do la peri­fe­ria degra­da­ta di una metro­po­li occi­den­ta­le, dove si muo­vo­no per­so­nag­gi dal­le vite mes­se in cri­si dal­le dina­mi­che eco­no­mi­che di una "socie­tà-mon­strum" vol­ta al pro­fit­to e allo sfrut­ta­men­to, Spi­ga met­te in moto una vicen­da che può esse­re let­ta anche a livel­lo avven­tu­ro­so, data la capa­ci­tà dell'autore nel descri­ve­re epi­so­di movi­men­ta­ti, ansio­ge­ni, di lot­te, inse­gui­men­ti, scon­tri e ten­sio­ni. Cosa sarà mai, cosa soprat­tut­to signi­fi­ca l'apparizione di una stra­na "mac­chi­na", un "cubo" tra­spor­tan­te per­so­nag­gi i qua­li, for­se, voglio­no cam­bia­re il mon­do o maga­ri distrug­ger­lo? Spi­ga pro­ce­de con un'alternanza di thril­ler con­ta­mi­na­to con una sor­ta di rac­con­to filo­so­fi­co, uti­liz­zan­do la reto­ri­ca dell'ironia e del grot­te­sco pure quan­do sem­bra di ave­re davan­ti a noi esclu­si­va­men­te vio­len­za e mistero.


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14
Dic
2016

Discendendo la Spirale, un frammento

Per festeg­gia­re l'uscita di PARADOX, il cui pro­ta­go­ni­sta è un anar­chi­co paz­zoi­de, ecco il pri­mo fram­men­to di nar­ra­ti­va da me scrit­to, il cui pro­ta­go­ni­sta è un ere­ti­co paz­zoi­de. Si trat­ta dell'incipit del roman­zo incom­piu­to Discen­den­do la Spi­ra­le, un deli­rio fan­ta­sy-con­te phi­lo­so­phi­que scrit­to nel 1997. La buo­na noti­zia è che, all'epoca, dove­vo ascol­ta­re musi­ca decen­te, per­ché il testo mi sem­bra ispi­ra­to a Divi­ne Object of Hatred del­la Rol­lins Band. La cat­ti­va noti­zia è che ave­vo quat­tor­di­ci anni – e scri­ve­vo come un quat­tor­di­cen­ne. Tut­ta­via, nel bene o nel male, la mia nar­ra­ti­va è comin­cia­ta qui.


Discen­den­do la Spirale


Ma un gior­no, in un’epoca più eroi­ca di que­sto pre­sen­te deca­den­te e incer­to, egli dovrà veni­re a noi, il Reden­to­re, l’uomo del gran­de amo­re e disprez­zo, lo spi­ri­to crea­ti­vo la cui for­za irre­si­sti­bi­le non gli con­sen­ti­rà alcun distac­co o distan­za – il cui iso­la­men­to ver­reb­be inter­pre­ta­to dal­la gen­te come fuga dal­la real­tà – men­tre è solo assor­bi­men­to, pene­tra­zio­ne, immer­sio­ne nel­la real­tà in modo che, quan­do egli ritor­ne­rà alla luce, potrà otte­ne­re la reden­zio­ne di que­sta real­tà, la reden­zio­ne del­la male­di­zio­ne che l’ideale ora impe­ran­te ha impo­sto ad essa. L’uomo del futu­ro, che ci redi­me­rà non solo dall’ideale fino­ra impe­ran­te ma anche da ciò che dove­va nasce­re da esso, la gran­de nau­sea, il volon­tà del nul­la, il nichi­li­smo; que­sto rin­toc­co di cam­pa­na che scan­di­sce la gran­de deci­sio­ne che libe­ra la volon­tà e resti­tui­sce il suo sco­po alla ter­ra e la spe­ran­za dell’uomo; que­sto Anti­cri­sto e que­sto anti­ni­chi­li­sta; il vin­ci­to­re su Dio e sul nul­la – egli ver­rà un giorno…

Frie­drich Nie­tz­che, Genea­lo­gia del­la Morale


Una fol­la di bestie mi cir­con­da, mi sof­fo­ca, mi oppri­me. In veri­tà, vor­rei che fos­se­ro bestie, ma la real­tà è sem­pre più cupa e irrea­le del desi­de­rio. Quel­li che mi attor­nia­no e urla­no con­tro di me sono uomi­ni: padri di fami­glia, arti­gia­ni, fan­ciul­le. Mi vor­reb­be­ro mor­to, lot­ta­no e si cal­pe­sta­no a vicen­da solo per poter­mi cal­cia­re, digri­gna­no i den­ti scin­til­lan­ti come voles­se­ro dila­nia­re le mise­re vesti­gia del mio cor­po. Osser­va­no e insul­ta­no la mia nudi­tà men­tre, in cate­ne, ven­go tra­sci­na­to per la pol­ve­ro­sa stra­da dal­le cosid­det­te Legio­ni del Signo­re, ser­vi del Tri­bu­na­le dell’Inquisizione, apo­sto­li zelan­ti del Dio crea­to dagli uomi­ni. Tut­to que­sto per una mag­gio­re glo­ria di Cri­sto. La fol­la si chiu­de su di me lace­ran­do le mie car­ni con i suoi arti­gli e copren­do la mia fac­cia del suo cal­do spu­to. Com­pio­no azio­ni che non cre­de­va­no di esser capa­ci di fare, e tut­to que­sto per me.

Sono esta­ti­co.

Sen­to il loro odio, il loro vele­no addos­so come una mera­vi­glio­sa pia­ga. È puro. È divi­no. E ora è tut­to mio. Gli stes­si che ora mi feri­sco­no, nei gior­ni pas­sa­ti mi osser­va­ro­no con timo­re e rive­ren­za, covan­do nei loro cuo­ri il più uma­no dei sen­ti­men­ti, per­ché inve­ro è sta­to det­to che l’odio è il più anti­co dei sen­ti­men­ti, supe­ra­to in vec­chiez­za solo dal­la pau­ra. Con movi­men­ti fera­li un uomo mi strap­pa dal suo­lo pol­ve­ro­so, e gri­da vane minac­ce, espri­men­do nel con­tem­po la sua gio­ia in vista del­le tor­tu­re che oltre a lace­ra­re il mio cor­po – a quan­to dice – dila­nie­ran­no anche la mia ani­ma. I suoi occhi luc­ci­ca­no di lacri­me miste ad odio, ma rie­sco a distin­gue­re nel suo vol­to i segni di una pro­fon­da dispe­ra­zio­ne e una furia tale da supe­ra­re lar­ga­men­te i suoi con­cit­ta­di­ni. Che abbia sof­fer­to per cau­sa mia? L’idea mi fa sor­ri­de­re, anche se la vista è appan­na­ta dal san­gue e il cor­po è intor­pi­di­to dal dolo­re. Le guar­die strat­to­na­no la cate­na e mi libe­ra­no dal­la mor­sa dell’uomo, sghi­gnaz­zan­do per la stra­nez­za che un fore­stie­ro giun­to da così poco in cit­tà sia degno di così tan­te atten­zio­ni. Ormai la nau­sea mi strin­ge lo sto­ma­co, men­tre pian pia­no le emor­ra­gie mi suc­chia­no le for­ze a ogni secon­do che pas­sa. Mi lascio anda­re, spro­fon­dan­do oltre la soglia del­la veglia, den­tro il nero, sapen­do che è il pre­lu­dio del­la morte.